domenica 7 agosto 2011

Train

 "C'è fame nel mondo, amico - Plural ci penso su ancora un po' e disse: - Qualunque gusto tu abbia, c'è qualcuno a cui piage mangiarti. E'naturale. E' così che il mondo si mantiene pulito."
Questo è stato il mio primo libro di Peter Dexter. L'ho finito ieri e ancora non sono riuscita ad assimilarlo bene.
La storia, ambientata a  Los Angeles  tra Beverli Hills a la Darktown nel 1953, parla di Train, giovane caddy nero, di Norah, bianca signora radical chic  e di Mr. Packard, uomo imperscrutabile e violento. Parla di personaggi a tinte forti, luminosi e tetri allo stesso tempo, vittime ma carnefici.
Parla della sopravvivenza, della perdita del controllo, del prendersi cura del prossimo fino ad annientarlo completamente. Parla della differenza razziale, dell'esasperazione. E soprattutto della violenza, vista come un fatto inevitabile e imprevedibile.
Un libro che colpisce ai nervi e che fa aprire gli occhi. Anche quando preferiremmo tenerli chiusi.

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Train
Peter Dexter, tradotto da Norman Gobetti
ed. Einaudi, Stile libero.

Letto per la sfida con mio fratello per la casella: Libro con una persona in copertina

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